Guardando cosa ci offre il mercato in fatto di self-made, in primo piano ci sono senz'altro gli aromi. Vengono descritti come la componente fondamentale per un buon esito ma questo è vero solo in parte e in determinati casi.
Fondamentale è il mix, non l'aroma. Questi liquidi ci possono aiutare nel caso pescassimo in vasti ambienti, dove la rintracciabilità dell'esca e della pasturazione deve richiamare pesce anche da lontano, come nel caso di grandi laghi e/o grandi fiumi.
Prendendo in esempio piccoli specchi d'acqua o zone molto pressate di qualsiasi posto, dove le carpe ce la abbiamo praticamente sotto al naso, l'aroma è senz'altro di poco aiuto e molte volte controproducente.
In questi casi può diventare fonte di pericolo e verrà sistematicamente evitato dalle carpe più furbe o che hanno già avuto esperienze negative. Il bum del carpfishing continentale e nazionale ha riversato nelle acque tonnellate di palline con odori e gusti di tutti i generi. All'inizio fu un vero successo perchè le carpe non avevano mai visto nulla del genere e allora un buon aroma poteva attirare grosse carpe. Al giorno d'oggi quelle più anziane (non che le più grosse!!) ne hanno anno viste di tutti i colori e senz'altro anche loro sono finite preda di un rig con attaccata una boilies puzzolente, ma ormai l'hanno capito che dietro le cose molto odorose c'è la fregatura!!
Nella nostra disciplina esistono miriadi di sostanze che fanno attrazione, partendo dalle stesse farine usate nel mix arrivando agli idrolizzati e agli estratti naturali. Sono proprio questi a fornire un segnale di cibo vero (aminoacidi, proteine, fibre,vitamine, grassi e carboidrati) che qualsiasi qualsiasi carpa mangierà per tutta la sua vita. Queste sostanze non verranno mai identificate come fonte di pericolo perchè necessarie alla crescita del pesce stesso. Quindi se le carpe grosse ce le abbiamo sotto al naso ma non riusciamo a prenderle vuol dire che qualcosa stiamo sbagliando. Escludendo altri fattori come la presentazione e la posizione(sempre e comunque fondamentali!!) sarà sicuramente colpa dell'esca che stiamo usando che non incuriosisce o non stimola affatto la carpa ad alimentarsi. Per queste situazioni usare solo estratti e farine di ottima qualità nel giusto dosaggio/abbinamento ci potrebbe risolvere una buona fetta del problema.
Gli idrolizzati non sono altro che farine di varia origine(perlopiù animale), predigerite con enzimi specifici e sottoposte al trattamento di idrolisi, che consiste nella rottura delle proteine per mezzo dell'acqua, in aminoacidi primari e non. Questi sono alla base dell'alimentazione dei ciprinidi (e di qualunque altro essere vivente animale), sono molto solubili in acqua e quindi si disperderanno attorno all'esca mandando inequivocabili segnali di cibo vero. Per quanto riguarda gli estratti liquidi o i composti aminoacidici, anch'essi andranno ad aumentare questo segnale. Le carpe faranno allora molta più fatica a capire che dietro c'è un pericolo e saranno anche maggiormente stimolate a mangiare.