Voglia di canale...

VOGLIA DI CANALE...




Dopo aver trascorso la primavera e l’estate in giro per grandi laghi italiani, la voglia di rilanciare la sfida al “vecchio” canale di Ostellato è ritornata più forte e prepotente che mai. Perlustrazioni e pescate secche di un giorno non mi avevano dato grandi risultati nei giorni precedenti alla breve sessione che ci eravamo prefissati io e Andrea. Due notti. Tutto o niente ci eravamo detti, comunque fiduciosi di incontrare qualche bella carpa che ancora nuota in queste acque, nonostante le innumerevoli big diventate purtroppo fly carps e che ora vivono in laghetti privati. Dal canale arrivano notizie poco incoraggianti; molti carpisti sono in cappotto da addirittura 4 notti, quelle poche carpe catturate non superano i 10 kg. La situazione non è delle migliori ma le date del calendario ci impongono di crederci. Il periodo è quello buono, conosciamo lo spot e le boilies sono quelle giuste. Partiamo martedi pomeriggio, arrivati sulla postazione montiamo il campo e ci prepariamo a calare le lenze. Due notti non ci consentono di applicare una strategia che blocchi il passaggio dei branchi e quindi ricercheremo spot definiti con pasturazione di poche palline ma di ottima qualità; di solito usiamo mix selfmade pesce/spezie abbastanza elaborato ed è quello che ci ha regalato le pescate migliori. Inneschi di buon diametro, meglio bilanciati ad omino di neve dato che pescheremo su fondo molto fangoso. Finali in treccia morbida da 35lb di lunghezza variabile tra i 30 e 45cm con ami curv shank n°2 resistenti ed altamente perforanti…insomma è caccia alla big! La profondità media del canale si aggira attorno ai 2,5-3m ma ,in questo tratto, il passaggio della draga durante i lavori per la pulizia del canale terminati lo scorso anno, ha formato scalini pronunciati e canali nel fondale, cambiando radicalmente i luoghi dov’erano solite mangiare le belle carpe. Allora ricerchiamo proprio questi nuovi spot, fiduciosi che qualche pesce si sarebbe senz’altro cibato sopra o sotto questi dislivelli. Partiamo calando gli inneschi di Andrea, il primo andrà nella nostra trequarti di canale, fondale piatto e fangoso. Il secondo al centro su una macchia di fondale più duro di quello circostante, con annesso piccolo gradino di circa 20 cm. Ma è durante la terza calata che accade l’inaspettato! Mentre stavamo cercando il terzo spot in giro per il canale con gommone ed ecoscandaglio, il segnalatore della prima canna calata inizia a suonare impazzito! Tempo di guardarsi nella faccia e di corsa verso riva, giusto in tempo per vedere la canna deflettersi, lo swinger ritornare in tensione normale ed il segnalatore smettere di urlare. Non avevamo ancora incominciato a pescare e già una carpa persa. Nonostante l’amaro in bocca per essersi fatti trovare impreparati, capiamo che il pesce è in zona e quindi non sarà l’unica partenza della sessione. Più fiduciosi che mai piazziamo le insidie rimanenti. Conoscevo già uno spot che mi aveva regalato belle catture in tempi passati e anche stavolta non esito a piazzarci un omino di neve 20-15 con pop up Hot Demon di Starbaits che a Ostellato ha sempre fatto la differenza. Si tratta di un canale formatosi a circa 15 m dalla sponda, largo non più di 2 metri, che vede il fondale degradare violentemente da 1,7 a 2,2 metri, per poi ritornare 1,7 metri. L’innesco lo calo nel punto più profondo con tre manciate belle ampie di boilies attorno. Ora tutto è pronto e non ci resta che attendere. La prima notte trascorre tranquilla, senza che gli avvisatori emettano il benché minimo segnale. Restiamo fiduciosi e non cambiamo nulla, sicuri che il lavoro svolto il giorno precedente avrebbe dato i suoi frutti. Scelta azzeccata! E’ circa l’una di pomeriggio quando il segnalatore della canna posta nello spot descritto in precedenza emette il suo primo bip…per poi non fermarsi più! Ferro io ed inizio il combattimento. Il pesce tiene bene il fondo ma oppone poca resistenza. In circa 5 minuti è sotto di noi e possiamo constatare che si tratta di una regina con una livrea bellissima che entra facilmente nel guadino manovrato dal sapiente Andrea.



Alla bilancia segnerà 15 kg esatti. Il morale vola, è un gran risultato visto il momento difficile ma questo non ci placa, anzi ci stimola a dare ancora di più. Fino a sera non succede nulla, mangiamo e brindiamo alla prima cattura, sperando di vederne un’altra altrettanto bella. Passiamo la sera a costruire terminali ed inneschi, unendo le idee dell’uno a quelle dell’altro. Verso le 23 il segnaltore della canna posta a centro canale emette due bip e subito accorriamo sul pod. Lo swinger si alza e si abbassa convulsamente però il mulinello non cede filo. ”Maledetta brem” pensiamo. Ed infatti è un esemplare che sfiora i 2kg. Sfruttiamo questa “occasione” per mettere in pratica le teorie studiate e cerchiamo di applicarle nel migliore dei modi. Questa canna verrà lanciata in una posizione ben definita a centro canale. Andrea lancia preciso. Io pasturo cercando la massima accuratezza nonostante sia buio e così l’innesco è pronto a colpire. Andiamo a letto sicuri di aver fatto tutto al meglio. Sono le 3 di notte quando la centralina emette il primo bip, seguito da altri due, ed altri tre…poi come se un treno si fosse attaccato all’amo il segnalatore urla impazzito! Esco di corsa e mi fiondo sulla canna violentemente piegata, cercando di bloccare la bobina che gira come impazzita. Nella mia mente si fa largo una brutta idea e, memore di tante partenze avvenute in questa maniera, penso: ”sarà sicuramente un siluro” . Dopo la prima sfuriata sento un gran peso dall’altra parte della lenza ma non c’è la cattiveria che contraddistingue le fughe del predatore. Viene verso di noi tranquillo, tenendo sempre il fondo. Andrea mi raggiunge e mi fa notare che è la canna che poco prima avevamo lanciato! Caspita…non me n’ero accorto preso dalla foga del momento e dal sonno. Passo la canna al mio compagno, facendogli notare che non è un pesce qualsiasi e quindi di usare la massima prudenza. Io apro il guadino e mi accingo verso sponda, pronto a non farmelo sfuggire. Dopo 10 minuti di combattimento finalmente emerge e si avvicina a riva. Il buio non ci facilita e al primo sguardo sembra una carpa normale, più piccola di quella precedente. Errore! Improvvisamente emerge a non più di un metro da me e rimango impietrito…sono senza parole e le uniche che riesco a pronunciare balbettando sono: “Andrea apri la frizione!!” Piano piano arriva nel guadino e con un gesto rapido riesco a bloccarla al primo colpo. Nonostante i tentativi di fuga ormai sei nostra!!



Di certo era il più bel pesce che avevo visto di persona uscire dal canale…20,5 kg di regina selvatica presa nel posto che amiamo di più. Un grandissimo risultato ottenuto grazie ad un bel lavoro fatto in perfetta sincronia. La fortuna è stata dalla nostra; questa non arriva sempre a caso, arriva soprattutto quando te la meriti e credi fino in fondo in quello che hai fatto e stai facendo, senza lasciare nulla al caso. Due notti, due carpe…ma che carpe!

complimenti grandissimi,che pesci!!magnifici!!!

Grazie Matteo! quella volta Ostellato ci ha ripagato con gli interessi

Jacopo NST ha scritto:

Grazie Matteo! quella volta Ostellato ci ha ripagato con gli interessi

vedo vedo!!!mamma che pès!!!!

grandi ragazzi bellissimi pesci e bellissimo ostellato

Che bei pesci!! Non conosco questa parte di ostellato in prima foto...cavoli bello!

grazie ragazzi troppo gentili! il tratto in questione va dalla strada 25 alla 19...ma ad ostellato l'unica cosa che può cambiare la pescata (ovviamente se non abbiamo impostato un'ampia pasturazione preventiva, senza farci vedere!!!) è trovarsi nel posto giusto al momento giusto perchè il pesce gira e si sposta abbastanza di frequente, tranne alcune rarissime eccezioni. Ovviamente parlo per il tratto valle lepri, in tutto il resto del circondariale la faccenda è diversa perchè c'è molto più pesce ma la taglia lascia a desiderare, escluse le amur...quelle si prendono ovunque e di taglia!